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Garfield, una missione gustosa che sa di amaro in bocca

IN SALAGarfield, una missione gustosa che sa di amaro in bocca

01.05.24 - 08:00
Dopo una lunga assenza il ritorno del felino più conosciuto nel grande schermo non convince del tutto.
IMAGO / Landmark Media
Garfield, una missione gustosa che sa di amaro in bocca
Dopo una lunga assenza il ritorno del felino più conosciuto nel grande schermo non convince del tutto.

"Garfield: una missione gustosa" uscirà sul grande schermo il primo maggio. Il nuovo film d'animazione con protagonista il gatto arancione più famoso del mondo e il suo amico-nemico Odie non stupisce in termini di trama, ricalcando una narrazione che più volte è stata adottata per molti, moltissimi film.

Probabilmente più indirizzato a un pubblico di giovanissimi, siamo davanti a una storia fin da subito prevedibile che non trasmette tanto divertimento e che non arricchisce quanto di buono Jim Davies aveva realizzato nei suoi fumetti. Un'occasione persa per realizzare davvero qualcosa di originale.

La trama - La storia comincia con un retroscena sulle origini di Garfield, abbandonato quando era un piccolo gattino. Catturato dal profumo proveniente da una pizzeria incontrerà Jon, che deciderà successivamente di portarlo a casa. Nel mentre verrà anche adottato Odie, completando così la famiglia.

La storia si arricchisce poi di un'avventura con nuovi personaggi, tra cui il vero padre di Garfield, Vic, in un'atmosfera di vendetta e riscatto con una missione che li attende.

Riuscirà Garfield a fare ammenda con Vic per lavorare come una squadra e abbandonare quell'ambiente tanto conosciuto della casa per affrontare le intemperie del mondo esterno, con tutti i rischi annessi della sopravvivenza?

Un déjà vu che stufa - Diversi sono gli elementi ripetitivi di questo film. Innanzitutto, un richiamo palese a quel sottogenere cinematografico in cui un gruppo di persone si organizza per compiere in maniera accurata un colpo. Un chiaro riferimento a una "Mission Impossible" di cui però si conosce già l'esito e la cui resa sottotono non "acchiappa" tenendo lo spettatore incollato allo schermo in attesa del colpo di scena.

Altra tematica già vista, l'ennesimo tentativo in cui padre e figlio devono riconciliarsi e riconquistare una fiducia reciproca attraverso una sfida poteva inizialmente sembrare un buon tentativo per conferire un'ulteriore profondità emotiva alla storia. Ma anche qui le buone intenzioni cadono nel vuoto.

Qualche spunto originale che non basta - Probabilmente i dettagli originali di questo film si possono notare nella veste grafica d'animazione più moderna e diversi riferimenti in chiave umoristica accessibile che talvolta però strappano delle risate forzate perché si tratta di scene ormai inflazionate per chi di film ne ha visti parecchi.

Diversi sono i richiami al nostro quotidiano, con le interminabili code ai centralini telefonici automatici, l'uso dello smartphone per accedere alle app di food delivery e un tentativo banale di un Netflix dei gatti chiamato, per l'occasione, Catflix. Trovate che vorrebbero essere divertenti ma che purtroppo non lo sono.

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